mobinoleggio

Il futuro è il Mobinoleggio: dai 15 minuti a 5 e più anni di durata.

Durante l’ultimo convegno Aniasa è stato sdoganato per la prima volta un nuovo neologismo: Mobinoleggio, ossia il noleggio esteso a tutte le varie forme di mobilità. Il concetto di noleggio, fino a poco tempo fa ben distinto nelle due formule tradizionali del breve e lungo termine, oggi si sta trasformando in qualcosa di profondamente diverso: questo specifico comparto dell’Automotive sta cercando di dare una risposta più adeguata alle esigenze di mobilità in generale, sia per i privati cittadini sia per le imprese che utilizzano l’auto per gli spostamenti business.

Già da un pò il mercato del noleggio aveva compreso che l’integrazione con altri comparti sarebbe stato il tema strategico del prossimo futuro: ne sono un chiaro esempio i tentativi di alleanza tra alcuni noleggiatori e le compagnie di travel management: ciascun player metteva a disposizione della clientela le proprie competenze, per riunire sotto un cappello unico le necessità aziendali nelle trasferte di corto o lungo raggio, di breve o più estesa durata. Poi c’è stato l’avvicinamento tra rent-a-car e long rent: se il primo si limitava a proporre l’affitto di un veicolo per un periodo massimo di 12 mesi, il secondo era operativo dai due anni in su. Per le durate intermedie si è iniziato a proporre il noleggio a medio-termine, una formula che ormai è apprezzata soprattutto dalle aziende con forza lavoro molto flessibile.
Infine la grane diffusione del car sharing, anziché limitare fortemente il raggio d’azione dei noleggiatori a breve termine, ha indicato con chiarezza che il modello di business avrebbe potuto essere integrato in un sistema più ampio: creare una risposta efficace a tutte le esigenze di mobilità degli automobilisti, dai 15 minuti ai 5 e più anni di durata. E chi, se non il professionista dell’auto in affitto, avrebbe potuto essere l’interlocutore più serio, preparato e accreditato per il consumatore?

Negli ultimi anni nuove forme di mobilità alternativa nel medio e lungo raggio si sono imposte sul mercato (per esempio l’alta velocità ferroviaria), così come, d’altro canto, si sono sviluppate forme più economiche di mobilità negli agglomerati urbani (il car sharing, con i suoi vantaggi di flessibilità, di costo, di accessi alle zone a traffico limitato e di opportunità di parcheggio gratuito).

Insomma, il noleggiatore sta diventando sempre di più l’unica interfaccia commerciale per il cliente, per qualsiasi servizio di mobilità si necessiti. Questa è la chiave di lettura più probabile per il prossimo futuro. Nella scelta del fornitore, quindi, i fleet manager non possono più non tenere conto di questi aspetti organizzativi e commerciali: nel giudicare le capacità professionali del partner occorrerà sempre più valutare quanto e come le sue soluzioni di mobilità si presentino diversificate e integrate.

Seguici su Facebook.